Continuo a rimanere dell’idea che la Domenica non sia fatta
per uscire di casa.Bisogna lasciarla scorrere con tutta la pigrizia,la mollezza
del corpo e la tristezza della mente. Chiede solo di essere libera di
far trasparire sogni e nolstagia di posti mai visti,di conoscenze mai evolutesi
in amicizie, di tramonti mai condivisi con l’unica persona che ci farebbe
dimenticare la cena.Perchè le giornate vuote sono scandite da questo:nutrimento
e malinconia a base di poesie che vorremmo dedicare,che vorremmo vivere.
La domenica non è fatta per uscire,perché dobbiamo concedere
a noi stessi il tempo per riflettere su ciò che vogliamo davvero.E ciò a cui
veramente ambiamo non tocca la riva della nostra consapevolezza, se non in un
momento di quiete e di riflessione.Di solito si rifugia nel profondo dell’oceano della nostra anima.Di
domenica dialoga con noi,seduti insieme sul bagnasciuga: capiamo così di avere ancora tanto da raggiungere e che,forse,il resto della settimana è solo una
salvifica illusione creata per non farci affondare con i nostri desideri.
Nessun commento:
Posta un commento